Sono tre, i metodi di calcolo della pensione anticipata. Con almeno 18 anni di contributi al 31/12/1995 il sistema è retributivo fino al 31/12/2011 e poi contributivo: la pensione è rapportata alla media delle retribuzioni delle ultime 260 settimane per i lavoratori dipendenti, o dei redditi delle ultime 520 settimane per i lavoratori autonomi, fino al 31/12/2011, moltiplicata per il numero di settimane accreditate dall’inizio della propria attività lavorativa fino al 31/12/1992 (quota A). Per i contributi a partire dall’1/1/2012, si fa la media delle ultime 520 settimane lavorative per i dipendenti o delle ultime 780 settimane per il lavoratori autonomi, moltiplicata per il numero di settimane accreditate dall’1/1/1993 fino alla data di decorrenza della pensione (quota B). Con contribuiti a partire dall’1/1/1996 il sistema è contributivo: si sommano le retribuzioni annue e si calcolano i contributi del 33%, così da ottenere il montante a cui applicare il coefficiente di trasformazione corrispondente all’età del lavoratore. Con meno di 18 anni di contributi al 31/12/1995, il sistema è misto: retributivo fino al 1995 e poi contributivo.

(I contenuti che trovate in questo articolo hanno il solo scopo di informare in modo semplice e diretto chiunque si approccia per la prima volta a questo settore, per necessità o interesse, senza voler esprimere un’opinione nè influenzare nessuno)

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